EL PRESIDENTE, (che, tra l'altro, è stato uno dei vincitori di una delle precedenti edizioni) ha centrato perfettamente il "senso" del Top One.
E' ormai una "tradizione consolidata" del Top One il fatto che gli equipaggi si trovino davanti zone mai battute o percorse, visto che anche il sentirsi un "piccolo esploratore"

è uno degli elementi della manifestazione.
Inoltre, fermo restando il superiore "concetto" ci sono altre "variabili" da considerare:
- alcune prove non possono essere percorse nè prima nè dopo il Top One: ad esempio la prima del secondo giorno ha l'uscita sbarrata da un muro a secco parzialmente diroccato, ma che in ogni caso impedisce l'uscita sulla strada, che il proprietario ci ha concesso di diroccare del tutto per poi ovviamente essere ricostruito (meglio) dai partecipanti
- altre zone "mutano" continuamente (a causa "dell'intervento umano"

):
è il caso della prova nel fiume sempre del secondo giorno. La "morfologia" di quel fiume è subordinata all'attività della cava di estrazione a monte, che scarica acqua in maniera variabile da un giorno all'altro. Era stato infatti preordinato un determinato percorso: il problema è stato che quando siamo arrivati, la situazione era totalmente stravolta :il fango era dove non c'era prima cioè qua:
mentre non c'era più dove si è fatto il guado (dove si sarebbe dovuto più che altro guadare fango che acqua).
Spero comunque che questi due giorni siano stati divertenti per tutti
