Vedo, anzi........leggo e constato, che siamo tutti d'accordo.
Ciò nonostante non si può fare di tutta l'erba un fascio. Sarebbe sbagliato, ed ogni singolo caso è un caso a sè, secondo me.
E' vero che la tendenza è sempre più verso l'hard, ma il termine a mio parere va interpretato.
Seppure ho preso, personalmente, la decisione di non partecipare più ai raduni ritengo che i raduni siano quasi indispensabili. Tutto sta nella presa di coscienza dei partecipanti. Coscienza di sè e dei propri limiti, conoscenza del come si guida, conoscenza dei limiti del mezzo che si guida.
Direi che un tantino di pratica bisignerebbe farla prima, per potere appurare ciò che si deve.
Organizzare un raduno, ritengo, è una cosa seria. Una seria responsabilità, assolutamente da non sottovalutare.
Pue essendo un argomento trito e ritrito vale sempre la pena spendere parole in proposito. Vuoi perché i tempi cambiano, vuoi perché ci si evolve o si pensa di essersi evoluti. Repetita iuvant, dicevano i nostri padri latini.
La vera regola è che non c'è una regola, e ciò non è un bene.
Tanti non hanno la testa sulle spalle, tanti altri si fanno pure una bella fumata prima....e forse anche dopo.
Io, a quei pochi raduni cui ho partecipato ho imparato molto. Ho fatto tesoro, o almeno lo spero, della grande esperienza di altri, vecchi lupi...di terra!
Imparai a conoscere le potenzialità del mezzo che guidavo, e i suoi limiti. Comiciai seriamente a farmi un'idea su quel che significasse il termine "fuoristrada", e mi è piaciuto.
Ho imparato che il termine hard è, da un lato, una opinione personale, dall'altro quasi una condizione psicologica, altre volte ancora una vera realtà, ancora altre volte una vera tragedia.
Il limite tra opinione personale e tragedia dovrebbe essere seriamente attenzionato! Altrettanto dicasi per la differenza tra condizione psicologica e realtà vera. Tutte sono pericolose, se non si riflette attentamente.
Durante un raduno si incontrano equipaggi i più svariati, si va dai veterani veri ai neofiti coscienti di esserlo ai neofiti sboroni. Ditemi se non è vero!
Neofita sborone è anche chi non si rende conto che non si può superare un passaggio difficile senza la trazione posteriore, o senza l'anteriore......per esempio. Oppure chi pensa che si tratti solo di potenza. Spesso il limite tra coraggio ed incoscienza si confonde.
Esempi potremmo farne a bizzeffe, ed ognuno potrebbe portare le proprie esperienze.....e non usciremmo più dal discorso.
Difficile è stabilire qual'è il limite del "pilota esperto" e di quello meno.
Esiste un immaginario collettivo sul significato da attribuire al termine "hard", e allora è da quello che bisogna partire tenendo in considerazione -e mi pare un punto cruciale- chi sono i fruitori della manifestazione, a chi è consigliato o destinato partecipare al raduno "Tal dei Tali".
Oltre alla ottima possibilità di attribuire un punteggio, da 1 a 10 e riferito al termine HARD, si potrebbe...............ma già temo le rimostranze......creare delle schede personali, o delle tessere di qualità.......o se avete idee similari manifestatele, circa la esperienza acquisita in Off Road da ciascuno. Certamente è cosa difficilmente quantificabile, ma vuole essere soltanto una idea sulla quale lavorare.
Non si andrà certamente a chiedere ad un Carlo Vannucci, o ad un Giuseppe Favara, ad un Mario Ciulla o a chi volete tra i soliti noti ed esperientissimi.........ma sicuramente far partecipare ad un raduno, chiaramente ed esplicitamente definito HARD, un tipo con un Vitara normale (e con famigliola a seguito) e permettere che si intestardisca presuntuosamente ad affrontare un guado altissimo e con corrente mettendo a rischio la vita del figlio (con macchina letteralmente affondata con bambino all'interno)........mi pare una idiozia assurda!!!
Per certuni ci vorrebbero le "squadre" di buttafuori! Come nel caso del guaio che ha generato questo Topic.
Tutti erano passati tranquillamente.....quindi......di chi la colpa?
Io non c'ero al Raduno di Lentini citato, ma se quel passaggio ha provocato un capottamento magari lo stesso passaggio era diventato ormai pericoloso. Per questo non dò la colpa all'organizzazione, scusatemi tanto, piuttosto la dò al conducente che non si rende conto di cosa sta facendo. L'organizzazione NON PUO' prendere tutti per mano, in nessun caso! Allora è e sarebbe finita! Se ogni equipaggio è fatto da persone che si reputano "piloti", che sanno a cosa vanno incontro, e che poi sanno fare soltanto gli sboroni.....bene......sono queste persone che andrebbero allontanate. Costoro mettono a repentaglio il buon lavoro fatto da gente esperta, la loro immagine, il loro sacrificio ecc. ecc.
Se sei un idiota........rimani a casa.....o abbi il buon senso di capire quali sono i tuoi limiti e quelli del mezzo che hai la pretesa di guidare. Non metter gli altri in difficoltà, oltre a mettere a repentaglio la vita tua e di chi ha avuto la sfortuna di accompagnarti!
Chi non ha mai organizzato un raduno, ma anche chi trova comodo non riflettere su questa cosa, forse non sa che non sempre si ha la possibilità di trovare una variante soft, o più soft. I territori non sono fatti a nostro uso e consumo, il più delle volte.
Anche perché poi ci si lamenta del fatto che il percorso non era inedito, che questo o che quello.....e allora.........cavolo!
Non credo proprio che un organizzatore possa creare, appositamente, una variante tanto hard da farti rischiare la pelle e mettersi poi in casini assurdi, magari pagando di persona!
Quindi, vien fuori che il limite è soltanto la paura.
Ormai si sa, i raduni si spingono sempre di più verso il cosiddetto hard, ma soltanto perché è un fatto di tendenza dei partecipanti, altrimenti non si divertono. Però se sono degli incompetenti la colpa è dell'organizzazione.
%continuerò dopo, adesso devo scappare al lavoro%
Cosa ne pensate dei raduni HARD
Ultima modifica di GN71 il 29 febbraio 2008, 0:54, modificato 1 volta in totale.
Renato ha scritto:il raduno hard ha preso piede in sicilia perchè sono molti ormai a richiederlo per "testare" le loro modifiche apportate al mezzo pittosto magari della loro abilità vera e propria di guida.Chi va ad un raduno hard secondo me deve mettere in conto magari di poter rompere un giunto,un semiasse,ma non rischiare la vita,nè tantomeno a mio avviso distruggere la macchina ribaltandosi,un semiasse si cambia,ma una cabina distrutta?
Permettimi un'annotazione gieffe:nell' extreme tour passato,in quella salita dove molti,o per inesperienza loro o per difficoltà,si sono ribaltati all'indietro di 180°,qualcuno non poteva davvero farsi male?ora non so se esisteva un'alternativa,ma senza dubbio quelle foto un po' mi hanno fatto riflettere.
questa non vuole essere in alcun modo una critica al raduno,che reputo molto bello e panoramico per quello che mi hanno riferito i miei amici,mi ha colpito solamente che in quel punto almeno due persone hanno rischiato di rompersi il collo con le conseguenza che possiamo immaginare,ed erano anche senza roll bar.
caro renato io c ero lo scorso anno con un amico

e molte 4x4 salivano anche non preparatissime

noi abbiamo provato ben 2 volte e ci siamo arresi x che abbiamo capito che poteva diventare pericolosa,come e successo ad altri equipaggi

cmq i raduni definiti hard non sono ne scassa 4x4 ne scassa persone

ci vuole solo buon senso e capire il pericolo e il divertimento

il percorso si poteva fare senza road bock,e c erano le varianti soft anche nei punti hard

x me il raduno dei club di lentini sono dei bei raduni,come tanti altri a cui o partecipato

poi x quanto riguarda le rotture o a ribaltamenti,la colpa e di coloro che se li cerca e li crea

ps questa e la mia opinione

Quello che dite è tutto vero, come è vero che non sempre si può attribuire la colpa agli organizzatori del raduno.
Non è la prima volta che, nonostante gli organizzatori tentino di scoraggiare i partecipanti ad affrontare dei passaggi ritenuti poco adatti alla tipologia del raduno stesso o al tipo di mezzo, sono proprio quei passaggi i più ricercati da una "massa di assatanati" che si buttano alla rinfusa e senza criterio alla ricerca di quelle presunte "sensazioni forti" senza le quali non sembra esserci divertimento!
Il problema è che, a fronte di una enorme responsabilità di chi organizza, le sue possibilità di controllo sui partecipanti è scarsa!
Altra cosa è, invece, l'incoscienza di chi inserisce volontariamente in un raduno dei passaggi pericolosi e poi non effettua una selezione dei partecipanti!
Non è la prima volta che, nonostante gli organizzatori tentino di scoraggiare i partecipanti ad affrontare dei passaggi ritenuti poco adatti alla tipologia del raduno stesso o al tipo di mezzo, sono proprio quei passaggi i più ricercati da una "massa di assatanati" che si buttano alla rinfusa e senza criterio alla ricerca di quelle presunte "sensazioni forti" senza le quali non sembra esserci divertimento!
Il problema è che, a fronte di una enorme responsabilità di chi organizza, le sue possibilità di controllo sui partecipanti è scarsa!
Altra cosa è, invece, l'incoscienza di chi inserisce volontariamente in un raduno dei passaggi pericolosi e poi non effettua una selezione dei partecipanti!
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Chi era presente ricorderà e concorderà con me che le foto rendono male quel tratto "dichiarato variante hard".Renato ha scritto:il raduno hard ha preso piede in sicilia perchè sono molti ormai a richiederlo per "testare" le loro modifiche apportate al mezzo pittosto magari della loro abilità vera e propria di guida.Chi va ad un raduno hard secondo me deve mettere in conto magari di poter rompere un giunto,un semiasse,ma non rischiare la vita,nè tantomeno a mio avviso distruggere la macchina ribaltandosi,un semiasse si cambia,ma una cabina distrutta?
Permettimi un'annotazione gieffe:nell' extreme tour passato,in quella salita dove molti,o per inesperienza loro o per difficoltà,si sono ribaltati all'indietro di 180°,qualcuno non poteva davvero farsi male?ora non so se esisteva un'alternativa,ma senza dubbio quelle foto un po' mi hanno fatto riflettere.
questa non vuole essere in alcun modo una critica al raduno,che reputo molto bello e panoramico per quello che mi hanno riferito i miei amici,mi ha colpito solamente che in quel punto almeno due persone hanno rischiato di rompersi il collo con le conseguenza che possiamo immaginare,ed erano anche senza roll bar.
Altro non era che una uscita dal percorso normale per effettuare quella prova "facoltativa" e ben visibile prima di effettuarla. Molti, infatti, hanno solo guardato gli altri che effettuavano la prova e poi riprendevano il normale percorso.
I ribaltamenti incriminati non sono avvenuti a 180° ma laterali ed a lentissima andatura. Bastava indossare la normale cintura di sicurezza per non rischiare di farsi male.


Come si può notare, nessuno dei due mezzi coinvolti nei ribaltamenti ha riportato lo schiacciamento dell'abitacolo pur essendo, entrambi i mezzi privi di rolbar.
Io credo che sia estremamente più pericoloso percorrere un tratto sia esso in salita che in discesa, su fondo argilloso con ai margini un precipizio anche di soli 5/10mt., perchè in quel caso, oltre a non essere il pilota che guida il mezzo, è il mezzo che guida il pilota, una eventuale fuoriuscita dalla traiettoria comprometterebbe sicuramente di più l'incolumità non solo del mezzo ma anche dell'equipaggio.
Lentini Fuoristrada Club 4x4
- andryzukko
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Anche io sono dell'idea Raduno "HARD" Tracciato unico con passaggi tecnici dove si rischia l'integrità del 4x4 ma non delle persone....
Ma visto che è troppo complicato, per le persone, valutare il grado di difficoltà dei raduni e visto che tranne IL DURO E PURO E IL MUD EXPERIENCE i problemi di tutti gli altri raduni sono sempre gli stessi.... l'unico modo x fare contenti tutti è che ci sia il peronale che controlli attentamente le varianti, e che faccia la selezione in base al veicolo....
Che poi sia un raduno "hard" con varianti soft o che sia un raduno "soft" con varianti "hard" ,se non ci stanno i controlli , ci saranno sempre e soltanto casini....
Ragazzi , questo è il mio pensiero, ognuno di noi ha teste e pensieri diversi, metodi di valutazioni di difficolta diversi e dobbiamo adeguarci a questo!!!!
Cosa costa mettere dei selector alle varianti???Non è possibile?????cosa costa mettere dei cartelli agli ingressi degli hard????Se alle riunioni della fif queste cose non possono essere dette x la mancata partecipazione dei presidenti xche non si fa presente al delegato sicilia x far mettere delle regole!!!!!
QUESTA SCALA GERARCHICA FUNZIONA O NO??????SONO RADUNI NAZIONALI O SONO SOLO PRESE PER IL Cxxx?????
Scusate ma dopo domenica mi sono stufato...
Ma visto che è troppo complicato, per le persone, valutare il grado di difficoltà dei raduni e visto che tranne IL DURO E PURO E IL MUD EXPERIENCE i problemi di tutti gli altri raduni sono sempre gli stessi.... l'unico modo x fare contenti tutti è che ci sia il peronale che controlli attentamente le varianti, e che faccia la selezione in base al veicolo....
Che poi sia un raduno "hard" con varianti soft o che sia un raduno "soft" con varianti "hard" ,se non ci stanno i controlli , ci saranno sempre e soltanto casini....
Ragazzi , questo è il mio pensiero, ognuno di noi ha teste e pensieri diversi, metodi di valutazioni di difficolta diversi e dobbiamo adeguarci a questo!!!!
Cosa costa mettere dei selector alle varianti???Non è possibile?????cosa costa mettere dei cartelli agli ingressi degli hard????Se alle riunioni della fif queste cose non possono essere dette x la mancata partecipazione dei presidenti xche non si fa presente al delegato sicilia x far mettere delle regole!!!!!
QUESTA SCALA GERARCHICA FUNZIONA O NO??????SONO RADUNI NAZIONALI O SONO SOLO PRESE PER IL Cxxx?????
Scusate ma dopo domenica mi sono stufato...
Prendendo spunto da GN71 incalzo. Hai perfettamente ragione quando parli di presa di coscienza da parte dei partecipanti. "Coscienza di sè e dei propri limiti, conoscenza del come si guida, conoscenza dei limiti del mezzo che si guida". Però ciò che non deve accadere è che durante un raduno ci si possa trovare davanti ad un ostacolo senza alternative difficilmente superabile per qualcuno che non abbia le capacità tecniche adeguate mentre risulti agevolmente fattibile per chi è un veterano. Cioè bisogna che il singolo pilota sappia che sta affrontando un tratto di raduno avente specifiche peculiarità e che comporta determinati rischi. A questo punto starà al pilota coscienzoso decidere se affrontare quel trartto o meno a seconda delle proprie capacità. Ovvio che per gli scalmanati, per gli smmanettoni, per i "passo ad ogni costo", per i "avia a passari ppi fozza" non c'è nessun tipo di rimedio.
Non ho capito bene, invece, a cosa ti riferissi quando parlavi di schede personali.
Trovo corretto ciò che esprime vitara95. Non si può incolpare per eventi spiacevoli l'organizzazzione se questa ha segnalato con la dovuta cura la presenza di un tratto difficile. Ovviamente se rompi, se ti ribalti, se ti trovi nei guai ed eri stato avvertito del pericolo puoi prendertela solo con la tua testardaggine ( e voglio essere educato ) che ti ha portato lì. Tutt'altro discorso se invece questi fantomatici tratti difficili non vengono adeguatamente segnalati. Anche per questo motivo nasceva l'ipotesi di associare dei numeri corrispondenti al tipo di difficoltà.
Non ho capito bene, invece, a cosa ti riferissi quando parlavi di schede personali.
Trovo corretto ciò che esprime vitara95. Non si può incolpare per eventi spiacevoli l'organizzazzione se questa ha segnalato con la dovuta cura la presenza di un tratto difficile. Ovviamente se rompi, se ti ribalti, se ti trovi nei guai ed eri stato avvertito del pericolo puoi prendertela solo con la tua testardaggine ( e voglio essere educato ) che ti ha portato lì. Tutt'altro discorso se invece questi fantomatici tratti difficili non vengono adeguatamente segnalati. Anche per questo motivo nasceva l'ipotesi di associare dei numeri corrispondenti al tipo di difficoltà.
Occhiu vivu e manu o cutieddu
Memento Audere Semper
Se faccio qualcosa alla perfezione, allora quasi necessariamente la faccio di corsa!
I miei video sempre in aggiornamento
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posso dire solo una cosa!!!!! quel punto si poteva ben evitare e paasare dal soft.....ma tutti come al solito volevano salire da li cmq ammetto ke un po di sicurezza si deve avere nei raduni!!!!!anke io un po ho riskiatooo allego la foto


kianu kianu u malatu potta u sanu!!!!!
we are looking stones stones!!! na stamu virennu petri petri
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tanti vanno ai raduni e non conoscono nemmeno il road book
figuriamocci tecnica e buon senso a capire le cose pericolose

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- andryzukko
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Da Cusilino:
Tutt'altro discorso se invece questi fantomatici tratti difficili non vengono adeguatamente segnalati. Anche per questo motivo nasceva l'ipotesi di associare dei numeri corrispondenti al tipo di difficoltà.
Per me il numero della difficolta potrebbe anche funzionare, ma sempre con le teste a cui funzionano....e per me ogni 10 macchine c'e' ne stanno 2 a cui la testa non funziona....quindi la cosa è direttamente proporzionale al numero di iscritti....(forse sono stato anche generoso)se dici 5 e intendi media difficoltà stai tranquillo che si creano sempre casini....ma anche se dici 7 trovi l'idiota che entra......
Per quanta riguarda "adeguatamente segnalati" hai proprio ragione...è quello che volevo dire anche io ....il problema è li....non vengono segnalati a dovere....il roadbook lo legge neanche il 50% e alle varianti non ci sta nessuno!!!!
Tutt'altro discorso se invece questi fantomatici tratti difficili non vengono adeguatamente segnalati. Anche per questo motivo nasceva l'ipotesi di associare dei numeri corrispondenti al tipo di difficoltà.
Per me il numero della difficolta potrebbe anche funzionare, ma sempre con le teste a cui funzionano....e per me ogni 10 macchine c'e' ne stanno 2 a cui la testa non funziona....quindi la cosa è direttamente proporzionale al numero di iscritti....(forse sono stato anche generoso)se dici 5 e intendi media difficoltà stai tranquillo che si creano sempre casini....ma anche se dici 7 trovi l'idiota che entra......
Per quanta riguarda "adeguatamente segnalati" hai proprio ragione...è quello che volevo dire anche io ....il problema è li....non vengono segnalati a dovere....il roadbook lo legge neanche il 50% e alle varianti non ci sta nessuno!!!!
Ultima modifica di andryzukko il 29 febbraio 2008, 2:02, modificato 1 volta in totale.
Scusate,
ma forse non ho capito bene:
non sono d'accordo che chi abbia poca esperienza sia necessariamente un "cretino" o "idiota"; penso invece, che tutti abbiano il diritto di cimentarsi in passaggi più difficili; scegliendo sempre le varianti "soft" come si acquisce esperienza?
come molti hanno scritto, nell'affrontare i passaggi più tecnici (difficili) è giusto mettere in preventivo di fare danno alla macchina, ma è inaudito pensare di dover rischiare
la vita in caso di errore.
Ritengo che sia il primo dovere di chi organizza il raduno evitare passaggi con burroni e strapiombio o che comunque, mettano a repentaglio l'incolumità dei partecipanti:
un conto è affrontare una salita ripidissima (o un canalone, guado e quant'altro) e ribaltarsi per inesperienza; responsabilità e conseguenze sono di chi ha scelto di affrontare il passaggio assumendosene i rischi.
Colpa grave dell'organizzazione invece, se a margine della difficoltà c'è uno strapiombo che può portare a conseguenze estreme un errore (che può commettere sia il
pilota esperto che l'inesperto)
ciao
ma forse non ho capito bene:
non sono d'accordo che chi abbia poca esperienza sia necessariamente un "cretino" o "idiota"; penso invece, che tutti abbiano il diritto di cimentarsi in passaggi più difficili; scegliendo sempre le varianti "soft" come si acquisce esperienza?
come molti hanno scritto, nell'affrontare i passaggi più tecnici (difficili) è giusto mettere in preventivo di fare danno alla macchina, ma è inaudito pensare di dover rischiare
la vita in caso di errore.
Ritengo che sia il primo dovere di chi organizza il raduno evitare passaggi con burroni e strapiombio o che comunque, mettano a repentaglio l'incolumità dei partecipanti:
un conto è affrontare una salita ripidissima (o un canalone, guado e quant'altro) e ribaltarsi per inesperienza; responsabilità e conseguenze sono di chi ha scelto di affrontare il passaggio assumendosene i rischi.
Colpa grave dell'organizzazione invece, se a margine della difficoltà c'è uno strapiombo che può portare a conseguenze estreme un errore (che può commettere sia il
pilota esperto che l'inesperto)
ciao
ho speso un sacco di soldi in birra,macchine e donne........gli altri li ho sperperati!!
Ho l'impressione che tutti stiamo dicendo o volendo la stessa cosa, anche se lo esprimiamo in modo diverso.seppotoy ha scritto:Scusate,
ma forse non ho capito bene:
non sono d'accordo che chi abbia poca esperienza sia necessariamente un "cretino" o "idiota"; penso invece, che tutti abbiano il diritto di cimentarsi in passaggi più difficili; scegliendo sempre le varianti "soft" come si acquisce esperienza?
come molti hanno scritto, nell'affrontare i passaggi più tecnici (difficili) è giusto mettere in preventivo di fare danno alla macchina, ma è inaudito pensare di dover rischiare
la vita in caso di errore.
Ritengo che sia il primo dovere di chi organizza il raduno evitare passaggi con burroni e strapiombio o che comunque, mettano a repentaglio l'incolumità dei partecipanti:
un conto è affrontare una salita ripidissima (o un canalone, guado e quant'altro) e ribaltarsi per inesperienza; responsabilità e conseguenze sono di chi ha scelto di affrontare il passaggio assumendosene i rischi.
Colpa grave dell'organizzazione invece, se a margine della difficoltà c'è uno strapiombo che può portare a conseguenze estreme un errore (che può commettere sia il
pilota esperto che l'inesperto)
ciao
Strapiombi, specialmente se a valle di un passaggio con pendenza laterale su fondo argilloso.......

Se poi c'è, come mi è capitato di vedere, chi gira pure il volante verso monte......



Sono d'accordo con Vitara95 e.....praticamente con tutti.
Non credo che qualcuno ( a meno che non mi sia perso qualche post) abbia detto che un principiante sia necessariamente un cretino. Per la verità, personalmente, ho detto che i raduni li ritengo necessari per fare esperienza, come potrai notare rileggendo quanto ho scritto.
Abbiamo semmai accentuato, ma lo sappiamo da tempo, che esistono gli ostinati ad oltranza. Saranno anche in piccola...

Si rende quindi necessario ed urgente un confronto tra organizzatori, una regolamentazione anche di massima che possa rendere chiara la tipologia del raduno e definire delle regole, anche di massima. Che si chiami o si indichi con un numero romano (da 1 a 10) o con un bollino rosso, o blu, o giallo, o verde, o.....panza di monaco, non ha importanza.
Potrebbe prendersi in considerazione (ma la ritengo cosa mooooolto ardua) che ogni iscritto abbia anche una tessera che indichi a quanti raduni ha partecipato, e a che tipologia appartenevano, giusto per capire il grado di esperienza.
Insomma, bisognerebbe fare ordine, e non c'è ordine se non si stabiliscono delle regole accettate da tutti.
La gente non guarda nemmeno il roadbook;molti non hanno mai avuto un twin master; si perdono in un bicchiere d'acqua anche se i R-B sono precisissimi; sgasano a tutta birra; invadono i terreni coltivati; non capiscono i propri limiti.......e chi più ne ha più ne metta. E' sempre la solita storia, ma una storia che prima o poi dovrà finire.
Iniziai a dirlo nel 2005 ed ho finito per non partecipare più ai raduni.
Non diamo tutta la colpa agli organizzatori, non diamo tutta la colpa ai partecipanti. Stabiliamo soltanto delle regole chiare che riguardino sia gli uni che gli altri. Soltanto alcuni ed in alcuni casi hanno commesso errori.......e chi non ha peccato scagli la prima pietra!
Accusare non serve a nulla, piuttosto è o sarebbe civile sedersi attorno ad un tavolo e discutere con l'intenzione di arrivare ad un accordo, stabilendo regole chiare....da fare rispettare ad ogni costo (altrimenti a cosa servirebbero?).
Da qualcosa bisogna pure iniziare, imperfetta per quanto possa essere ma sapendo che per migliorare c'è sempre tempo e spazio nell'ambito della disponibilità di ciascuno.
- andryzukko
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Ciao seppo, io non intendo inesperto = idiota.... l'inesperto è giusto che impari innanzitutto a leggere un roadbook, se non lo si sa leggere e si vuole andare dietro alle macchine davanti è giusto che accetti il caso di rovinare la macchina(non intendo demolirla tantomeno ammazzarsi), ma se si trova dentro un hard è solo colpa sua, è giusto che capisca che se si trova in una tratto difficile non puo mettersi li un'infinita di volte a provare fino a quando passa....ecc..ecc..ecc...queste sono regole che dovrebbero avere tutti ....esperti e non...io ti posso dire che domenica siamo stati fermi in tre tratti Hard almeno 40 minuti a tratto per poi ritornare sempre indietro x colpa di queste persone....e questo sta succedendo ad ogni raduno....seppotoy ha scritto:Scusate,
ma forse non ho capito bene:
non sono d'accordo che chi abbia poca esperienza sia necessariamente un "cretino" o "idiota"; penso invece, che tutti abbiano il diritto di cimentarsi in passaggi più difficili; scegliendo sempre le varianti "soft" come si acquisce esperienza?
come molti hanno scritto, nell'affrontare i passaggi più tecnici (difficili) è giusto mettere in preventivo di fare danno alla macchina, ma è inaudito pensare di dover rischiare
la vita in caso di errore.
Ritengo che sia il primo dovere di chi organizza il raduno evitare passaggi con burroni e strapiombio o che comunque, mettano a repentaglio l'incolumità dei partecipanti:
un conto è affrontare una salita ripidissima (o un canalone, guado e quant'altro) e ribaltarsi per inesperienza; responsabilità e conseguenze sono di chi ha scelto di affrontare il passaggio assumendosene i rischi.
Colpa grave dell'organizzazione invece, se a margine della difficoltà c'è uno strapiombo che può portare a conseguenze estreme un errore (che può commettere sia il
pilota esperto che l'inesperto)
ciao
Cosa dobbiamo fare ???paassare una domenica all'insegna del divertimento o dobbiamo passare intere giornate a spiegare alle persone quali sono le cose giuste e quali non???Stai tranquillo che io sono il primo che se trova qualcuno in difficoltà lo aiuta....ma se i casini li causiamo per strafottenza o superficilità allora non sono daccordo e da qui che prendo il termine idiota che sottolineo alle volte puo essere anche uno esperto....
siamo arrivati a serata nell'ultimo tratto hard che forse era veramente hard....c'e' un punto che chiamano il dente di linguaglossa ed è abbastanza difficile....se tutti pensassero di fare esperienza in una circostanza del genere non so fino a che punto si possa imparare.....
Vediamo un po' se riesco ad esser chiaro.cusilino ha scritto:. Però ciò che non deve accadere è che durante un raduno ci si possa trovare davanti ad un ostacolo senza alternative difficilmente superabile per qualcuno che non abbia le capacità tecniche adeguate mentre risulti agevolmente fattibile per chi è un veterano. Cioè bisogna che il singolo pilota sappia che sta affrontando un tratto di raduno avente specifiche peculiarità e che comporta determinati rischi. A questo punto starà al pilota coscienzoso decidere se affrontare quel trartto o meno a seconda delle proprie capacità. Ovvio che per gli scalmanati, per gli smmanettoni, per i "passo ad ogni costo", per i "avia a passari ppi fozza" non c'è nessun tipo di rimedio.
Non ho capito bene, invece, a cosa ti riferissi quando parlavi di schede personali.
Trovo corretto ciò che esprime vitara95. Non si può incolpare per eventi spiacevoli l'organizzazzione se questa ha segnalato con la dovuta cura la presenza di un tratto difficile. Ovviamente se rompi, se ti ribalti, se ti trovi nei guai ed eri stato avvertito del pericolo puoi prendertela solo con la tua testardaggine ( e voglio essere educato ) che ti ha portato lì. Tutt'altro discorso se invece questi fantomatici tratti difficili non vengono adeguatamente segnalati. Anche per questo motivo nasceva l'ipotesi di associare dei numeri corrispondenti al tipo di difficoltà.
Trovarsi davanti ad un ostacolo, senza alternative, che sia difficilmente superabile per qualcuno che non abbia le capacità tecniche adeguate non è la fine del mondo, purché non ci siano elementi di rischio per la incolumità personale. Se il soggetto in questione non riesce a superare un ostacolo può farsi consigliare da chi è presente seguendone scrupolosamente le indicazioni, o può addirittura cedere il veicolo momentaneamente a persona più esperta affinché superi l'ostacolo stesso. L'importante è non arrecar danno a persone.
Normalmente, e lo sottolineo, i tratti più impegnativi sono adeguatamente indicati nel Roadbook.....MA BISOGNA GUARDARLO CON ATTENZIONE!!!! Nello stesso sono indicati i passaggi alternativi!
IO IMPEDIREI LA PARTECIPAZIONE A QUEGLI EQUIPAGGI O VETTURE NON DOTATE DI TWIN MASTER, NON DOTATE DI COPILOTA ADEGUATO CHE SAPPIA LEGGERE UN RB O CHE NON RITENGA NECESSARIO LEGGERLO, a meno che non stiano in un gruppo che li possa tenere d'occhio e proteggere. Quando iniziai uscivo con altri due amici veramente esperti e con macchine preparate, e mi tenevano in mezzo proteggendomi, e li ringrazierò sempre per quanto mi hanno insegnato. Perché altri non possono fare la stessa cosa?
Ho visto equipaggi di sedicenti fuoristradisti esperti creare contestazioni inutili su questioni inesistenti, dovute soltanto alla loro sbadataggine, alla loro arroganza, alla loro inadeguatezza.
Forse non abbiamo ben chiaro un concetto fondamentale: la pratica del fuoristrada è una cosa seria, e come tale va affrontata. L'errore è sempre dietro l'angolo, anche per i sedicenti esperti, esperti veri o neofiti. Nessuno è esente da errore, quindi ci vuole attenzione e disciplina. Così la penso.
Personalmente ho commesso diversi errori (forse avrò troppi cavoli per la testa) e se me la sono cavata è stato anche per il mio essere sempre attento e freddo e, ti assicuro, non soltanto in Offroad ma anche onroad!
Rimane sempre valida la regola aurea: quando sei in difficoltà fermati, e rifletti! Quando non hai la possibilità di fermarti devi essere veloce e determinato per evitare guai peggiori.
Non credere che io sia nato con la scienza infusa, ma c'è chi impara in un giorno, chi in un anno e chi non impara mai.
Il grado di difficoltà di un passaggio riconosce, secondo me, alcune varianti. Esse possono dipendere dal tipo di vettura che si guida, ma non sempre, dalla tecnica di guida, dal temperamento.
Se vogliamo creare, come organizzatori, un raduno che sia adatto proprio a tutti dobbiamo provarlo con vetture standard, e sarà un raduno di media difficoltà. Viceversa con vetture preparate seriamente, e situazioni intermedie con vetture intermedie.
Per capirci: un Vitara, un LJ mediamente preparato o un 71 come il mio, o una vettura come il Patrol 3.3 con SOA e 9.00

Naturalmente e sempre prudenza, leggere a fare attenzione al Roadbook ed avere una dotazione di bordo adatta al caso, seguire con scrupolo le indicazioni dell'organizzazione, non uscire fuori dal percorso, rispettare la natura e le proprietà private e......proseguire in silenzio, cercando di essere delle ombre. La natura e gli animali non amano il casino!
Personalmente, ritenendomi uno con "la testa sulle spalle", sento la necessità di una adeguata e coerente classificazione della difficoltà dei raduni al fine di poter impostare un percorso progressivo di avvicinamento ai raduni più impegnativi. Finora ho partecipato solo a raduni nella Sicilia Occidentale dove, per quel che ho visto, il livello medio di difficoltà non è molto elevato, forse anche per la tipologia del terreno. Ora mi piacerebbe partecipare a qualche raduno più impegnativo, ma come faccio a sapere quale raduno è adeguato all'attuale livello di preparazione mia e del mio mezzo?
Un altro problema è quello della eventuale classificazione del livello di difficoltà: se viene lasciato alla libera interpretazione di chi organizza il raduno rischia di essere troppo soggettiva e poco coerente. Non potrebbe occuparsene un piccolo staf nominato dalla fif regionale? Carlo, se non sbaglio sei stato nominato "responsabile dei raduni", o qualcosa del genere, perchè non ti esprimi in merito?
Un altro problema è quello della eventuale classificazione del livello di difficoltà: se viene lasciato alla libera interpretazione di chi organizza il raduno rischia di essere troppo soggettiva e poco coerente. Non potrebbe occuparsene un piccolo staf nominato dalla fif regionale? Carlo, se non sbaglio sei stato nominato "responsabile dei raduni", o qualcosa del genere, perchè non ti esprimi in merito?
Il coraggio, senza la paura, è solo incoscienza
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io non frequento rauni e sono ignorante in fatto di HARD e SOFT ma il buon senso mi dice che se ci vado mi devo divertire senza rischiare la pelle! credo sia questo il senso dei raduni e delle gare,ma se qualcuno volesse osare di+ bene lo facesse per fatti suoi senza dare responsabilità alle organizzazioni. si impara sempre dall'esperienza e dagli errori allora impariamo tutti. pensiero personale


