TUNISIA
Io eviterei, non è periodo di andare in quelle zone, come dice Nonno Carlo non è che per forza ti succede qualcosa, ma il rischio è elevato, se vuoi andare in posti particolari forse è meglio scegliere un paese dellla ex Jugoslavia o Albania, quella zona è sicura, forse nell'entroterra della Bosnia qualche rischio c'è, ma di sicuro ci sono molti posti dove fare fuoristrada in tutta sicurezza.WILD BULL ha scritto:raga sto pensando di partire,ma la situazione com'è?si puo andare tranquilli,o cè da preoccuparsi?
Jeep Grand Cherokee WJ ----- A.B.I. °OlllllllO° Jeep are built, not bought
Ricordati che abbandonare un animale porta sfiga!!
Per voi uomini bianchi il Paradiso è il cielo, per noi il Paradiso è la terra.
Quando ci avete rubato la terra, ci avete rubato il Paradiso.
Piccola Foglia 1890
Nà lavàda, nà sugàda, la par n'anca duperàda.
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Per voi uomini bianchi il Paradiso è il cielo, per noi il Paradiso è la terra.
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Piccola Foglia 1890
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Se tutto va bene a Dicembre scendo.......
Saluti
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- Giorgio 4x4
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In netto miglioramento la situazione in Tunisia.
Come comunicato da un amico italiano, Stefano, che è ritornato nella sua amata Tunisia :
Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro.
Non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada.
Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona.
Molti turisti italiani .... non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme.
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora, nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.
Come comunicato da un amico italiano, Stefano, che è ritornato nella sua amata Tunisia :
Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro.
Non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada.
Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona.
Molti turisti italiani .... non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme.
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora, nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.
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Giorgio 4x4 ha scritto:In netto miglioramento la situazione in Tunisia.
Come comunicato da un amico italiano, Stefano, che è ritornato nella sua amata Tunisia :
Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro.
Non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada.
Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona.
Molti turisti italiani .... non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme.
Grazie delle info Giorgio..
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora, nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.
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Giorgio 4x4 ha scritto:In netto miglioramento la situazione in Tunisia.
Come comunicato da un amico italiano, Stefano, che è ritornato nella sua amata Tunisia :
Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro.
Non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada.
Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona.
Molti turisti italiani .... non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme.
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora, nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.




Giorgio 4x4 ha scritto:In netto miglioramento la situazione in Tunisia.
Come comunicato da un amico italiano, Stefano, che è ritornato nella sua amata Tunisia :
Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro.
Non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada.
Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona.
Molti turisti italiani .... non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme.
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora, nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.




Quando pensi di non farcela con la 1° metti la 2° e accelera







