dolmen ha scritto:
ne aggiungerei un altro !!

....aspetta che indovino: "...il Defender!"
Il mio difetto più grande è la tua amicizia!
Ora vi annoio con un racconto, poi capirete perché (vi chiedo un consiglio)
Tanto tanto tempo fa (18 anni fa, ma mi pare ieri...) io è altri 5 amici abbiamo affittato un camper ed abbiamo girato l'Europa fino a Gibilterra, con turni di guida "allucinanti", ovviamente vi lascio immaginare chi guidava di più...
Tra un turno e l'altro, stanchi anche per il viaggio e la vita notturna, dormivamo.
Al rientro, in Campania, mi svegliano per il cambio turno, ore 3 di notte, io in fase REM, ma no REM...R-E-M!!!
Ecco uno dei miei tanti difetti è che ho bisogno di qualche decina di minuti per "riattivarmi"...quella volta me ne sono fregato ed ho iniziato subito a guidare. Eravamo appena usciti dall'area di servizio e ci troviamo lo svincolo enorme che conoscerete che a sinistra va per Salerno e a dx per Reggio C.,
Io mi tengo sulla corsia centrale ed i miei compagni-copiloti iniziano piano piano a dire: "A destra!", "A destra!!!"....io ancora legato alla mia beata fase REM, continuo a tenermi a sinistra.
La cosa va avanti per una quarantina di secondi, finché, a ridosso del guard-rail che divideva lo svincolo al centro, un urlo: "PORCA PUTT.NA, FILIPPO, A DESTRA!!!" mi riporta alla realtà, in maniera così brusca, come brusca fu quella frenata per fermare un camper enorme con 6 posti letto e 6 persone a bordo, intraversato, con tutte le 6 ruote bloccate, nella zona bianca, tratteggiata dove l'autostrada si divide in due.
La scena non si può capire se non la si è vissuta: vi dico solo che quel povero Cristo del mio amico che aveva appena finito di guidare e si era messo a letto nella zona posteriore alta del camper, è stato catapultato in avanti travolgendo (e distruggendo...) nell'ordine: l'anta dell'armadio, la stufa, la porta del bagno e lo sportellino del lavello, per poi finire, dopo aver fatto una giravolta, con la testa infilata accanto al pedale dell'acceleratore e le gambe una sulla leva del cambio e l'altra sul cruscotto. Non vi dico i dolori e le malaparole nei miei confronti...
Perché questo racconto? Vi chiederete... Perché vorrei ora creare una sorta di paratia divisoria tra il piano di carico posteriore e i sedili anteriori, in modo che in caso di lunghi trasferimenti, si possa anche riposare dietro, senza il rischio di essere catapultati fuori dal parabrezza. Avrei pensato ad una sorta di rete a maglia, fatta con le cinghiette che si usano per bloccare i bagagli.
Ora direte:"Ma questo non ha capito un cazxo dall'esperienza fatta?"
Risposta: "Sì!"