Ale KZJ ha scritto:Ragazzi il problema non è cosa si fà ,ma come lo si fà e come lo si gestisce , oggi un termovalorizzatore moderno gestito per come prescrive il legislatore come emissioni ha un impatto pari a quello di un autobus di linea e porta posti di lavoro e riduzzione delle tasse sullo smaltimento dei rufiuti , il problema nasce quando a gestirlo sono i soliti marpioni che usano bende dorate per gli occhi di chi deve effettuare i controlli
Non posso fare altre che quotarti...
La mia tesi di laurea era proprio sul termovalorizzatore di Augusta e su come si potessero ridurre notevolmente le emissioni: sulla carta è tutto bellissimo, non immaginate quanto basti poco a far quadrare tutto e a fare sembrare un termovalorizzatore una cosa meravigliosa che elimina il problema dei rifiuti e li trasforma in aria fresca e energia pulita....
sulla carta appunto, e ci ho fatto pure la laurea, ahimè!
LA REALTA' POI E' TUTTA UN'ALTRA COSA!!!
Come dici giustamente tu, chi ha il potere decide come e a chi dare le autorizzazioni e come e a chi fare i controlli...e se hai il c.lo parato, te ne fotti del rispetto delle emissioni, della manutenzione dei filtri (costosissima) ecc. per cui certi impianti (come comunque anche qualsiasi altro impianto industriale) rischiano di diventare delle vere bombe inquinanti capaci di sconvolgere un ecosistema.
La verità è che siamo nel 2013 e il problema dei rifiuti andrebbe affrontato in tutt'altra ottica e cioè non nel momento dello SMALTIMENTO (come ora) ma nel momento della PRODUZIONE (ad esempio costruendo utilizzando materiali riciclabili o riciclati, facendo imballaggi biodegradabili ecc.).
Se il problema si lascia come ora allo smaltimento, io che ho un termovalorizzatore ho tutto l'interesse che mi arrivino QUANTI PIU' RIFIUTI POSSIBILE e col contenuto energetico più alto possibile, cioè plasticazze e derivati del petrolio che quando bruciano mi fanno produrre un bel po' di energia "pulita" (....!?!): se invece metto nel termovalorizzatore una lattina di alluminio, tanto ne entra e tanto ne esce senza che ho prodotto un c@xxo di energia...e quindi non mi conviene....
Se invece il problema si affrontasse nella maniera corretta (ma si deve prima cambiare la testa delle persone) cercando di limitare la produzione di rifiuti, cioè facendo la raccolta differenziata e riciclando TUTTO quello che è possibile riciclare, portando all'inceneritore solo quei rifiuti speciali che non è possibile riciclare (rifiuti ospedalieri, medicinali ecc) ecco che allora si ridurrebbero davvero le emissioni e forse faremmo un passo (ogni tanto) al contrario, verso una vita migliore!
La nostra coscienza sarebbe più PULITA e di inceneritori ne servirebbero solo un decimo di quelli che ci sono o sono in progetto!