Inviato: 19 ottobre 2006, 13:18
loro si fanno forti su questo 

Eh...caro mio, quanno ce vo' ce vo'.....ranocchio ha scritto:Mah....
Chissa' quante brutte figure dovremo ancora vedere.....
E comunque....GN mi hai fatto troppo ridere con le tue cattive intenzioni
verso il Pecoraro....![]()
La maleodorante vicenda della tassa sui Suv non è soltanto un disgustoso esempio di odio sociale cavalcato da politici senza scrupoli ma rappresenta, soprattutto, un concentrato significativo delle difficoltà e delle contraddizioni che esplodono a ripetizione nel governo dell’Unione. La verità è che la ridda di marce avanti e marce indietro sulla questione dei Suv, se non fosse indicativa di ben altri problemi politici, andrebbe liquidata con lo stile del principe de Curtis, in arte Totò: una pernacchia (o pernacchio, al maschile per la pari opportunità….) convinto, lungo e ben modulato.
E così, mentre anche le agenzie internazionali di rating condannano la manovra finanziaria di Prodi, Visco e Padoa-Schioppa, il ridicolo dibattito sui Suv continua, senza tregua. Come avevamo osservato nei giorni scorsi il problema di fondo è che i Suv, tecnicamente….non esistono. Perciò è impossibile trovare una caratteristica specifica che li distingua ai fini fiscali dalle automobili “normali”: e ciò vale per il peso, per le dimensioni, per il sistema di trazione, per le emissioni inquinanti, insomma per tutto.
E, infatti, ci hanno provato con il limite di peso a 2600 chili, poi si sono accorti che colpivano ben pochi Suv e qualche Rolls-Royce.Allora sono scesi a 2200 chili ma a questo punto le auto “normali” colpite diventavano troppe. E alla fine il governo, con un emendamento, ha rinunciato alla supertassa “impossibile” in un sussulto di realismo.
Apriti cielo: subito sono scesi in campo i soloni di sinistra e gli ecologisti duri e puri. Tale Ferrante, senatore della Margherita (un nome che ricorda l’erudito senz’anima di manzoniana memoria), si è precipitato ad avvertire che, non è vero quello che ha detto il governo,”la tassa sui Suv non è stata abrogata”. Aggiungendo con bella mostra di “erudizione” ecologista: “Si potrebbero analizzare le emissioni di Co2 per chilometro dell’autovettura….”. Ma, evidentemente Ferrante ignora che tutti i nuovi Suv sono Euro4 e che molti di quelli diesel sono dotati di filtri antiparticolato che li rendono meno inquinanti della flatulenza di una mucca.
Il circo rosso verde è comunque ripartito, da Pecoraro-Scanio che fantastica di limiti di dimensione (ma molti Suv somo più corti di tante auto “normali”) al presidente di Legambiente Della Seta che sentenzia senza se e senza ma:”Questo superbollo non va assolutamente cancellato”. Sembra di ascoltare Cesare al Rubicone: il dado è tratto….
Il rischio è che, per accontentare lor signori, Prodi e i suoi accoliti tornino sulle annunciate decisioni e si inventino qualche cosa di davvero mostruoso: tipo tassiamo i Suv neri, esentiamo quelli rossi e diamo un bonus a quelli verdi. Il guaio è che questo metodo viene seguito anche per questioni ben più importanti con il risultato di portare avanti una Finanziaria che rischia di uccidere nella culla qualsiasi speranza di ripresa in Italia. Ma è quello che si merita un Paese che, con tutte le colpe che si possono attribuire a Berlusconi, ha votato per metà a favore di forze politiche che colpiscono il ceto medio definendolo “ricco”. E che magari nei loro inconfessabili favoritismi ammettano, ad esempio, che un’azienda pubblica come la Rai si permetta, stando alla denuncia del Codacons, di sborsare 250-300.000 euro per ogni puntata dello show di Fiorello “VivaRadioDue”. Non c’è da stupirsi: del resto, le spese gestione di Camera e Senato sono aumentate del 36 per cento tra auto blu, trasferte, benefit e coccole anche per chi vuole “far piangere i ricchi” ma che resta a ciglio asciutto e ride alle nostre spalle.