mi hanno fregato l'idea , forse si è sparsa la voce, mi è venuto all'orecchio che un meccanico di bivongi , noleggia degli off road per escursioni alle cascate del marmarico , evidentemente parlo troppo, le cose prima si fanno poi si dicono, credo abbia un defender torpeto e un suzukino
http://www.leviedellaperla.it/guide/esc ... marmarico/
acquisto veicolo off road uso navetta per escursioni
Zitiedu anche se ti hanno fregato l'idea, rimane valida lo stesso per me
Ora Land Rover Discovery 300 - ex Nissan Patrol tr anno 89 3.3 turbo -ex possessore Mitsubishi Pajero 1 serie anno 89 - nel club Velino 4x4 - fondatore del gruppo Fb Gemelli 4x4 Roma
- sempre disposto a farsi una birretta in compagnia
- sempre disposto a farsi una birretta in compagnia
vediamo se mi organizzo per l'estate ora che ci sono le feste patronali, magari organizziamo una grigliata 14-15 agosto con gli amici paesani vediamo cosa esce fuori
L'antipasto è a base di salami piccanti, soppressata formaggio pecorino, ricotta di capra, olive snocciolate. Il primo piatto è la cosiddetta Pasta e casa, dette anche nel catanzarese scilatelle ai ferri (steli essiccati di ampelodesmo, una graminacea), fatte in casa accompagnate da ragù con carne di capra, la parmigiana, la pasta e lambà (pasta con lumache) ma anche un piatto invernale come la trippa e patate. Per secondi: Malangiani chjni (melanzane ripiene), melanzane fritte, i Pipi chini (peperoni ripieni), Scrajola cu posa (Catalogna con fagioli), carne di cinghiale locale o maiale arrosto. Una volta si cucinavano anche i ghiri, ora non più poiché è illegale la caccia. Accompagnano i secondi il pane fatto in casa e la pitta. I dolci sono composti da paste secche come gli amaretti, i mastazzola, le pignolate, la pitta di San Martino, la Cicerata i viscotta cu lavatu (Biscotti con lievito madre) e i biscotti all'uovo e per finire fichi secchi ripieni di noci. Piatti tipici delle giornate di festa sono la cuzzupa pasquale, i zippuli, la cicerata, i Chjinuli e i laci a Natale, pasta e ceci a San Giuseppe, patrono della città. Per quanto riguarda da bere c'è il vino locale e l'acqua delle vicine fonti della Vrisi e Mangiatorella. La colazione una volta era a base di latte di capra e biscotti o uovo sbattuto con zucchero mentre la merenda prevedeva pane e olio d'oliva.
L'antipasto è a base di salami piccanti, soppressata formaggio pecorino, ricotta di capra, olive snocciolate. Il primo piatto è la cosiddetta Pasta e casa, dette anche nel catanzarese scilatelle ai ferri (steli essiccati di ampelodesmo, una graminacea), fatte in casa accompagnate da ragù con carne di capra, la parmigiana, la pasta e lambà (pasta con lumache) ma anche un piatto invernale come la trippa e patate. Per secondi: Malangiani chjni (melanzane ripiene), melanzane fritte, i Pipi chini (peperoni ripieni), Scrajola cu posa (Catalogna con fagioli), carne di cinghiale locale o maiale arrosto. Una volta si cucinavano anche i ghiri, ora non più poiché è illegale la caccia. Accompagnano i secondi il pane fatto in casa e la pitta. I dolci sono composti da paste secche come gli amaretti, i mastazzola, le pignolate, la pitta di San Martino, la Cicerata i viscotta cu lavatu (Biscotti con lievito madre) e i biscotti all'uovo e per finire fichi secchi ripieni di noci. Piatti tipici delle giornate di festa sono la cuzzupa pasquale, i zippuli, la cicerata, i Chjinuli e i laci a Natale, pasta e ceci a San Giuseppe, patrono della città. Per quanto riguarda da bere c'è il vino locale e l'acqua delle vicine fonti della Vrisi e Mangiatorella. La colazione una volta era a base di latte di capra e biscotti o uovo sbattuto con zucchero mentre la merenda prevedeva pane e olio d'oliva.
don't worry be happy