TRAGEDIA A GIGLIO...Titanic 2!

Discussioni generiche davanti un buon caffè.
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MOTTAUNO
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[quote="Lorazio"]
Chi sa, infine, come mai la buona parte dell'equipaggio era di origine filippina????? (domanda retorica... ovviamente nulla contro questo popolo di lavoratori instancabili...)


costano di meno e restano imbarcati di più... ma sono la bassa forza, gli ufficiali di coperta e macchina sono tutti italiani
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NonnoCarlo 4x4
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E' accaduto quello che avevo immaginato potesse succedere e che speravo non accadesse mai!

Scintillio di luci, sfarzo, spettacolo, musica, giochi,................tutto bellissimo, del resto è quello che vuole chi spende un pò di soldi (in certi casi tanti) per godere di una crociera.
Tutto effimero, falso, sintetico, pronto a svanire in pochi secondi quando succede qualcosa a bordo.
Improvvisamente si spegne tutto, le luci, lo sfarzo, lo spettacolo, la musica, i giochi............... e si piomba nella realtà, nelle mancanze, nelle superficialità di una carrozzone che, come qualcuno ha detto, è come un paese con 4000 e passa anime.

Quando sulla costa Favolosa, giorno 18 dicembre, mi hanno fatto partecipare alla prova di evaquazione insieme a tutti gli altri paseggeri ed equipaggio, mi veniva drammaticamente da ridere.
Immaginare tutte quelle persone che, quel giorno, scendevano insieme a me ordinatamente le scale o camminavano tranquille lungo gli stretti corridoi, scattando foto e sorridendo.....................e pensare: "ma cosa succederebbe se fosse tutto vero?".
Fantastico lo sguardo "duro e freddo" di una donna ufficiale che ci ha passato in rassegna mentre eravamo tutti allineati sui ponti davanti alle scialuppe. Guardava noi, severa, ma speravo osservasse anche l'equipaggio, che poi è quello che veramente deve essere messo alla prova in questi casi. Sorridevo riflettendo che, tutto sommato, l'esercitazione serve per mettere a posto le "carte" per rispettare le norme di sicurezza, fa spettacolo per gli ospiti...............ma nella drammatica realtà di un naufragio? Mi sembra di sentire le voci di coloro che devono indicarti la strada per le scialuppe, quel giorno tutti sorridenti, immersi invece nella realtà e che iniziano a gridare in tutte le lingue e tu non li capisci................ma come, siamo su una nave italiana!! Ma se già, spesso, non sanno darti una indicazione semplice in italiano nel ristorante o in giro per i saloni in tempo di pace, figuriamoci durante un drammatico attimo di realtà.

Nella mia esperienza personale, per fortuna non quella di un naufragio, ho visto lo spegnimento delle predette luci, sfarzi, spettacolo, musica, giochi..................improvvisamente scopri che tuo figlio, durante una festa araba con la presenza di 400/500 persone, si becca una sigaretta accesa in un occhio ed il suo sorriso si spegne in un pianto a dirotto............si spegne tutto e ti ritrovi al ponte zero della nave, dietro la porta di un infermeria chiusa, dietro l'attesa dell'infermiera che arriva dopo 5 interminabili minuti, ma che non può fare niente perchè deve arrivare il medico. Però ti chiede la carta costa per l'addebito della visita. E tuo figlio piange ancora...........
Dopo altri 15 interminabili minuti arriva un.....medico......forse annoiato e disturbato per essere stato chiamato..........forse stanco della vita a bordo, non so.............scopro solo che non ci sono specialisti a bordo, anche un oculista, niente. Bisogna andare l'indomani in un ospedale a terra. Scopri che non c'è una sala operatoria a bordo, ma solo un'infermeria come potrebbe essere una guardia medica, dove in genere vai solo per farti scrivere le medicine. Ma soprattutto ti stupisce l'arroganza e la superficialità di questo medico (ce ne sono solo due a bordo), il modo scostante come ti tratta.
Alla mia richiesta di un poliziotto per fare denuncia circa l'accaduto, innervosito mi chiama uno della security (siamo sempre a bordo di una nave italiana?); mi trovo davanti un asiatico (senza nulla togliere) che non parla una virgola di italiano. E quando mi impunto sul fatto che voglio un italiano o uno che lo parli, il solito medico si rivolge all'infermiera e con tono di minaccia dice: "allora chiamiamo il K2!!".
Nella mia mente iniziano ad accavallarsi strane idee su cosa possa essere il fantomatico e terribile K2, un essere alieno che mi disintegrerà, un qualcosa di nero, di oscuro! Per fortuna mi trovo davanti un bell'uomo alto e biondo ma, soprattutto, italiano e col quale è stato possibile dialogare serenamente, se ci può essere serenità in un momento in cui il medico (si sempre quello) dice ai genitori "certo, in questi casi in genere ci sono conseguenze per la vista del bambino"!! (aveva una macchia grigia al centro della pupilla).

Ah, il K2 è il Comandante in seconda.

Nulla da recriminare sul come si sono messi a disposizione (tranne il famoso medico, col quale ho avuto a che fare in modo scontroso anche giorni dopo quando, alla mia richiesta di una copia del referto medico dell'ospedale di Abu Dhabi per farlo vedere ad un mio oculista in Italia al rientro, egli mi risponde "non ne ha bisogno, basta che faccia vedere al suo oculista la pomata che gli ha dato il medico in ospedale" - Ma mi prende per il culo??) per accompagnarci a terra in ospedale (per fortuna il bambino non ha riportato danni permanenti all'occhio) e sull'interesse dimostratoci anche nei seguenti giorni.

La mia recriminazione circa la responsabilità della costa nel mio accaduto, parlando col "K2", consisteva nel fatto che il ponte 9 della Favolosa, dov'è accaduto l'incidente a mio figlio, è si uno dei pochi luoghi dove è possibile fumare (il tetto si può aprire), ma in una serata particolare, con quell'assembramento enorme di persone vestite con abiti arabi sintetici, acquistati su consiglio della costa il giorno prima a terra (o a bordo) proprio per la festa araba in programma, dove la stessa sigaretta può provocare un incendio e dove le vie di fuga sono veramente ridicole, i responsabili della sicurezza avrebbero dovuto vietare la possibilità di fumare.
Senza contare che io, col bambino tenuto saldamente per mano, che driblo sedie, persone, passeggini con bambini, non posso vedere alcun cartello che indica che mi trovo in una zona fumatori per il semplice fatto che non ci sono cartelli (ho le foto). Dovevo però vedere che sui tavolini c'erano i portaceneri!! Non mi sembra che le normative prevedano i portaceneri come segnali di avviso (e siamo sempre su una nave battente bandiera italiana!).
Addirittura vengo a scoprire che il lato sinistro di quel ponte è OK fumatori, mentre il destro no.
Il K2 mi fa simpaticamente spalletta, dicendo che la direzione vuole così, che non ci vuole impedire alla gente di fumare in quegli spazi.

Ma chi teneva quella sigaretta? Sicuramente una "signora" italiana che, nell'occorso, cercava di convincermi che non era niente (col bambino in pianto e con la macchia grigia che io avevo da subito visto nel suo occhio). Non ho minimamente pensato in quel momento ad identificarla, figuriamoci; ma lei non è scesa in infermeria per informarsi sullo stato di salute del bambino. Avrà continuato a voler tenere accese le luci, gli sfarzi, la musica, i giochi...............

Un profondo pensiero alle vittime della concordia e speriamo che ritrovino gli altri 14 (credo che siano) in qualche bolla d'aria......



:cry: :cry: :cry:
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NonnoCarlo 4x4
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Dalle news di google:

«HO VISTO BIMBI COL TERRORE NEGLI OCCHI» -«Il nostro incubo - racconta il giovane superstite - è iniziato poco dopo le 21 quando insieme ai nostri amici e compagni di viaggio, tutti di Anacapri e tutti con figli piccoli, stavamo decidendo come trascorrere la serata. C'è stato un urto violentissimo, che ci ha riportato alla mente il Titanic. La vetrina di una gioielleria è andata in frantumi e un pesante totem è caduto. Contemporaneamente c'è stato un black out. Poi si sono accese le luci di emergenza e una voce dall'altoparlante a nome del comandante ha provato a rassicurarci dicendo che era tutto sotto controllo e che il guasto elettrico era in fase di riparazione. Un invito alla calma che siamo guardati bene dall'osservare». Il giovane caprese racconta di aver vissuto veri e propri momenti di terrore: «Nell'area della scialuppe - ricorda - si era formata un'incredibile calca, sempre senza nessuna informazione utile e senza assistenza da parte di nessuno. In quattro, con due bambini, siamo riusciti a salire a bordo di una scialuppa. Prima di calarla in acqua è arrivato un componente dell'equipaggio in abiti da cucina che si è messo al timone assieme a un altro inserviente. La stessa scena si ripeteva su tutte le scialuppe. Ho visto persone che si tuffavano in mare e bambini che urlavano con il terrore negli occhi. Poi finalmente in mare siamo arrivati al Giglio dove a terra, tra stupore e rabbia, abbiamo visto già gran parte dell'equipaggio, marinai e ufficiali».
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«HO AVUTO PAURA DI PERDERE IL BIMBO» - E non sono molto diverse le storie raccontate dai passeggeri superstiti. Così, mentre prosegue la ricerca dei dispersi sulla Concordia, chi è riuscito a tornare a casa o si trova negli alberghi in attesa di rientrare o negli ospedali toscani per essere controllati ha ancora negli occhi la drammatica avventura. Come Isabelle Mougin, 38 anni, francese, incinta al quinto mese che mentre racconta, piange: «Quello che ci angosciava di più era vedere le scialuppe che portavano in salvo le persone dell’equipaggio e non i passeggeri, tra cui c’erano molti bambini». «Ho provato a dire ai membri dell’equipaggio che sono incinta, ma non mi hanno dato nessuna corsia privilegiata. Anzi, nessuno se ne è proprio preoccupato». E’ seduta su una sedia a rotelle con la coperta sulle spalle mentre parla. E’ stata dimessa sabato dall’ospedale Misericordia di Grosseto per far ritorno a Romans, in Francia. E’ rimasta sotto osservazione una notte perché durante la fuga dalla Concordia insieme a suo marito. «Ad un tratto non c’era più nessuno dell’equipaggio a bordo e non sapevamo a chi chiedere. - continua - C’era il panico a bordo. Per uscire da lì dentro siamo dovuti salire su una piccola scaletta e poi saltare per salire sulla zattera». Ed è lì che la donna è scivolata facendosi male ad una caviglia. «Ho avuto paura. Ho sentito che c'era altra gente che si buttava in mare e lo abbiamo fatto anche noi. Era l'unica soluzione salire su quella zattera». In questo modo sono riusciti a raggiungere la terra ferma. «Quando siamo arrivati in porto abbiamo visto le scialuppe di salvataggio legate alla banchina. Volevano prenderle per andare in mezzo al mare e recuperare chi si stava gettando giù dalla nave». Prova a parlare anche del comandante, ma le lacrime gli spezzano la voce. «Ha fatto una manovra pericolosa» si limita a riportare il traduttore al suo fianco.
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GN71
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Sono senza parole!
Ho sempre immaginato che la situazione fosse così come l'hai descritta, ma in fondo speravo di sbagliare...ma non sbagliavo!
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stefanob
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MOTTAUNO ha scritto:
Dolmen ha scritto:pazzesco sono rimasto molto scosso da questa tragedia

ma non esiste un rilevatore di ostacoli tipo i nostri sensori di retromarcia ??



:cry: :cry: :cry:
esiste l'ecoscandaglio ma è posto nel punto più basso dello scafo e non rileva ostacoli laterali
Pero' esiste un plotter cartografico, come una televisione con carta nautica e posizione della nave, che sbaglia di due metri, o non lo guardi o passi a un metro e mezzo
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Vi aggiungo che non siamo nuovi a queste tragedie, anni fà una nave partita da livorno direzione Olbia si è scontrata con una petroliera all'ancora prendendo fuoco, si è salvato solo un mozzo (una persona su tutti i passegeri e equipaggio). Sempre pochi anni fà una nave passegeri partita da Cagliari direzione Genova ,girando "l'angolo" sbagliava mira e prendeva in pieno l'isola di serpentara( un grosso scoglio a sud della Sardegna), sempre qualche anno fà una nave diretta a Olbia da Genova colpiva la secca dei monaci, squarcio in carena, è arrivata a Golfo Aranci Sbandata su un fianco(la nave è stata rottamata).
Erano tutte navi di linea non da crociera, vuol dire che quelle rotte le facevano tutti i giorni.
E' una grande tristezza che ancora succedono queste tragedie. Il mio cordoglio va' alle povere vittime e ai sopravvissuti, che possano dimenticare presto questa bruttissima esperienza.
stefanob
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Lorazio
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MOTTAUNO ha scritto:
Lorazio ha scritto:
Chi sa, infine, come mai la buona parte dell'equipaggio era di origine filippina????? (domanda retorica... ovviamente nulla contro questo popolo di lavoratori instancabili...)


costano di meno e restano imbarcati di più... ma sono la bassa forza, gli ufficiali di coperta e macchina sono tutti italiani
Qualcuno la chiama GLOBALIZZAZIONE-.....

Ma perchè noi italiani dobbiamo essere sempre sottoposti a centinaia di leggi... leggine... leggiuncole... e così via... mentre chi ci fa concorrenza no??????

VIVA LA GLOBALIZZAZIONE......

Orazio Lucà

Audaces fortuna iuvat
ma è anche vero che
Ad impossibilia nemo tenetur

Già
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stefanob ha scritto:
MOTTAUNO ha scritto:
Dolmen ha scritto:pazzesco sono rimasto molto scosso da questa tragedia

ma non esiste un rilevatore di ostacoli tipo i nostri sensori di retromarcia ??



:cry: :cry: :cry:
esiste l'ecoscandaglio ma è posto nel punto più basso dello scafo e non rileva ostacoli laterali
Pero' esiste un plotter cartografico, come una televisione con carta nautica e posizione della nave, che sbaglia di due metri, o non lo guardi o passi a un metro e mezzo
infatti il problema è stato che si sono avvicinati troppo... qualcuno magari si aspettava che la nave rilevato il pericolo si allontanasse da sola, ma non è così
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the Saw ha scritto:errore umano o errore tecnico che sia...il risultato e' che purtroppo ci sono state delle vittime... :cry:
:smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:

tutto per pura goliardia :sad: :sad: :sad: :sad:

disumano!!!!!!!!!!
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da frustare...

e poi avete sentito la telefonata col capitano della Capitaneria di Livorno ?

8-) 8-) 8-)
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Dolmen ha scritto:da frustare...

e poi avete sentito la telefonata col capitano della Capitaneria di Livorno ?

8-) 8-) 8-)
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GN71 ha scritto:
Dolmen ha scritto:da frustare...

e poi avete sentito la telefonata col capitano della Capitaneria di Livorno ?

8-) 8-) 8-)
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Incredibile, si percepiva nel modo di parlare assoluta mancanza di professionalità, mi continuo a domandare come sia potuta accadere in maniera così stupida, quelle navi sono in grado di navigare da sole, e un gioco così idiota di avvicinarsi alla costa incuranti della possibilità di cozzare sul fondale, inaudito senza contare la pessima figura che ha fatto l'Italia tutta proprio noi che abbiamo una tradizione marittima fin dai tempi di Vespucci e Colombo.
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Per voi uomini bianchi il Paradiso è il cielo, per noi il Paradiso è la terra.
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gilgil ha scritto: noi che abbiamo una tradizione marittima fin dai tempi di Vespucci e Colombo.
Se è per questo anche da molto prima, con le repubbliche marinare, ma a quanto pare non è bastato.

Se le cose sono effettivamente andate come sembra, il problema iniziale è stato un"delirio di onnipotenza" e incompetenza, aggiungerei, seguito da una estrema manifestazione di vigliaccheria da parte del ............ "comandante";

Ripeto, se le cose sono andate in quel modo, ma la telefonata lascia pochi dubbi, "l'ultimo" dei filippini a bordo avrebbe fatto molto meglio

Comunque non è l'unico: alcuni anni fa anche il suo "collega" greco dell'Oceanos tenne un comportamento analogo
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Il comandante ha sbagliato ad avvicinarsi troppo, ma vi assicuro che la "navigazione turistica" era una consuetudine delle navi passeggeri (non solo costa) tanto è vero che a volte proprio in vicinanza della costa la cruise director saliva sul ponte per dare spiegazioni ai passeggeri sul posto che si stava ammirando... e questo avveniva in italia come in grecia, in norvegia, in brasile ecc ecc le compagnie lo sapevano e sapevano anche che faceva piacere ai passeggeri! detto ciò l'errore sta nell'eccessivo avvicinamento ed è un errore umano non esistono navi che navigano da sole sono mezzi che hanno bisogno di conduttori come tutti gli altri mezzi, io che il comandante lo conoscevo e come si dice in gergo "l'ho navigato" so che non è un terrorista! ha le sue responsabilità e pagherà... ma mi sembra eccessivo demonizarlo! l'equipaggio ha fatto il proprio dovere perchè se 4000 persone oggi toccano terra di sicuro non sono scappate autonomamente, io penso che evacuare 4000 persone da un centro commerciale sarebbe già diffcilie in situazione di panico immaginiamo una nave inclinata e al buio. Poi la nave in prossimità della spiaggia ce l'ha portata il comandante perchè le ancore le ha gettate lui non c'è andata da sola di certo! lo avrà fatto in ritardo sicuramente avrà sottovalutato la situazione sicruramente in un primo momento ma non possiamo togliergli anche questa decisione giusta di portarla sulla spiaggia. Io gli condanno il fatto di aver abbandonato la nave in anticipo e poi non essere tornanto a bordo, questo senza dubbio. Riguardo all'equipaggio filippino vi assicuro che non ho mai visto un filippino che non parla inglese anche perchè a scuola lo studiano dal primo giorno, magari sugli italiani che maccheroneggiano un inglese regionale avrei qualche dubbio ma sui filippini no! Adesso in conclusione pensiatela come volete ma non fate troppo affidamento ai TG perchè la loro unica preoccupazione è la senzazionalità della notizia non la verità!
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