Dalmatia Overland Expedition - viaggio off road Istrialand

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ALLA SCOPERTA DI ISTRIA E DALMAZIA FRA STORIA, BELLEZZE NATURALI E GASTRONOMIA IN UN TOUR DI 4 GIORNI E 800 KM, TUTTI RIGOROSAMENTE IN OFF ROAD

Per chi desidera avventurarsi in terra croata per scoprirne gli angoli più nascosti non c’è nulla di meglio che il Dalmatia Overland Expedition, viaggio off road di quattro giorni organizzato da Franz e Antonela di Istrialand / Camelus Srl (www.istrialand.eu). Dalle colline dell’Istria si passa agli altopiani della Cicceria da dove si raggiungono le foreste del Gorski Kotar e i boschi della Velika e Mala Kapela sino ad arrivare alle zone rocciose del Velebit. Un tour di 800 chilometri, con partenza e rientro nella cittadina istriana di Buje, a pochi chilometri da Trieste, che accompagna i fuoristradisti (ma non solo) lungo un percorso rigorosamente off road dove splendidi paesaggi di mare e montagna si intrecciano fra di loro in un’esplosione di colori e profumi. Destinazione finale, la bella Zara, a scelta luogo di imbarco per Ancona o punto di partenza per il rientro su asfalto lungo la panoramica strada costiera che, fra curve sinuose, conduce a Trieste. Ecco, tappa per tappa, il viaggio alla scoperta della Croazia fuoristradistica ad oggi ancor poco conosciuta al grande turismo.

Aria di confine
Inizia proprio da Trieste, gioiello incastonato fra il golfo e l’anfiteatro naturale delle montagne del Carso triestino, il tour disegnato sulla carta geografica e proposto on road ad un gruppo di amici appassionati di storia, gastronomia e fuoristrada che alla guida delle loro 4x4 – Land Rover, Toyota e Mitsubishi – sono stati protagonisti di questa emozionante avventura. Lasciato sulla sinistra il bivio per Tarvisio, sulla A4, si inizia già a respirare aria di confine nonostante la linea che delimita il territorio della vicina Repubblica Slovena ormai non esista più. Superata Capodistria (in sloveno Koper), ci si dirige verso Dragogna, tra Slovenia e Croazia, dove, come ai vecchi tempi, è necessario sbrigare le formalità doganali che richiedono l’esibizione dei documenti d’identità validi per l’espatrio. Finalmente si raggiunge l’Istria… anche se per l’esattezza, come spiega Antonela, questo territorio inizia geograficamente già a Muggia, ultimo paese italiano situato ad est, per poi estendersi in Slovenia e arrivare sino in terra croata. L’appuntamento è a Buje dove la cena in una tipica trattoria non è che il primo assaggio delle tante prelibatezze gastronomiche che accompagneranno il viaggio: protagonisti delle tavole imbandite sono fusi (una specie di garganelli fatti in casa), selvaggina, ravioli al formaggio di capra (simbolo quest’ultima dell’Istria) e slivovitz (distillato di prugne). Da Buje si riparte per la traversata ovest-est dell’Istria che raggiunge, come prima tappa, la bella Grisignana (Groznjan in croato), splendida città di artisti impreziosita dal borgo medievale costruito sulle colline. La strada sterrata che dal borgo porta sin giù nella valle del fiume Quieto (Mirna) è percorribile dai fuoristrada che non si lasciano sfuggire l’ occasione di inserire ridotte e destreggiarsi in passaggi da guida 4x4. Proseguendo il tour, dopo essere arrivati a Ponte Porton dove passava e dove passa tuttora la famosa via Flavia, strada romana consolare, non può mancare una sosta a Livide dove far shopping di prodotti locali. La valle del Quieto è infatti rinomata in tutto il mondo per i suoi tartufi, sia neri che bianchi, oltre che per i suoi vini, l’olio d’oliva extra vergine, i distillati e le grappe di produzione artigianale (www.istria-gourmet.com). La strada asfaltata conduce sino al piccolo centro termale di Santo Stefano (Istarske Toplice), dove cartelloni pubblicitari promuovono al grande pubblico le terme che rivelano le origini curative dell’acqua di fonte. L’architettura di alcuni edifici, fra i quali l’Acquedotto Istriano, risale chiaramente agli anni del ventennio, quando queste zone erano Italia. Sia l’acquedotto che la bonifica della valle del fiume Quieto risalgono infatti a quel periodo storico tant’è che chiacchierando con i contadini ci si accorge di quanto sia ancora grande la nostalgia di quei tempi, nonostante la storia abbia voltato molte pagine passando da Italia a Yugoslavia sino a Croazia. Dalle terme si prosegue su asfalto verso Pinguente (Buzet) da dove seguendo la statale 44 in direzione Rijeka si arriva a Colmo (Hum), famosa per essere la più piccola città del mondo oltre che per l’antico alfabeto glagolitico. Lasciata Colmo, dopo nemmeno 500 metri di asfalto, si imbocca un bello sterrato che porta a Bencici, distante poco meno di 2 km, piccolo paesino di contadini purtroppo ormai abbandonato come tanti altri. Come spiegano gli organizzatori di Istrialand, in questo territorio ci sono molti villaggi spopolati sia per via dell’abbandono delle campagne negli ultimi decenni sia per il massiccio esodo della popolazione di etnia italiana alla fine della seconda guerra mondiale.

L’altopiano della Cicceria
Dopo una breve visita a Bencici si torna a Hum e a Pinguente per iniziare la salita che porta sull’altopiano della Cicceria. Seguendo il GPS in direzione nord- est, le fuoristrada percorrono una stretta stradina asfaltata che conduce a Sveti Martin da dove il percorso si inerpica verso l’alto diventando ben presto un vero e proprio sterrato in quota. Ancora un tratto di asfalto sino a Brest, Trstenik e Racja Vas lungo il quale ammirare paesaggi incantevoli grazie anche alla guida con vista panoramica. E proprio a Racja Vas inizia di nuovo l’off road, adatto anche ai più moderni Suv: dalla cittadina, un lungo e bellissimo sterrato, forse un’antica strada di epoca austriaca, porta attraverso boschi e ampie radure sino al parco nazionale del monte Maggiore (Ucka). Dopo l’immancabile visita alle bellezze di quest’oasi verde, le fuoristrada percorrono alcuni chilometri della statale D8 che collega Fiume (Rijeka) al valico croato-sloveno di Rupa per poi svoltare a destra in direzione di Runici, Breza e Klana. Muniti di carte topografiche e con gli ottimi consigli dispensati dallo staff di Istrialand, ci si può ben districare nel dedalo di strade forestali che portano prima verso nord- est e poi, una volta sfiorato il confine con la Slovenia (fra i monti dove non c’è posto di blocco), verso sud- est fino a Vrata per raggiungere infine la bella Delnice. Durante questa emozionante tappa all’orizzonte si ammirano panorami a dir poco spettacolari con mare e montagna che si intrecciano continuamente fra loro: dalle ridenti e costiere Umago (Umag) e Cittanova (Novigrad), a pochi chilometri da Buje, sino alle dolci colline dell’interno con i borghi medievali senza dimenticare gli altopiani con le foreste e le aspre montagne del Gorski Kotar. Per riposarsi dalle fatiche del tour off road si può scegliere di sostare all’hotel Risnjak (www.hotel-risnjak.hr) che prende il nome dall’omonimo parco naturale: costruito completamente in legno, ricorda neanche a dirlo lo stile austriaco a cui si contrappone la durezza di Delnice con quella caratteristica architettura che rivela quanto fosse difficile in quei luoghi la vita di un tempo, lontana da mare e turismo.

Alla scoperta del Parco Naturale del Velebit
Il Dalmatia Overland Expedition riparte la mattina seguente per la visita ad un’altra bellezza naturale di questo territorio poco conosciuto: il parco naturale del Velebit. Da Delnice si scende in direzione di Lokve anche se prima di arrivare a questa località si deve svoltare a sinistra per raggiungere Sopac e Brestova Draga. E proprio da questo scenario partono lunghi sterrati immersi nelle foreste che conducono all’interno del massiccio del Velebit che qui ha cime che raggiungono e superano quota 1400 metri. Nonostante i percorsi off road non siano tecnicamente impegnativi (varianti hard create da trattori e cingolati a parte), e quindi adatti non solo a 4x4 con ridotte ma anche a Suv, è sempre meglio non avventurarsi alla guida senza GPS o mappe topografiche dettagliate perché, soprattutto nella brutta stagione, con la pioggia che può diventare neve e con la nebbia, uscire da questo massiccio può non essere così facile. Proseguendo verso sud, le foreste lasciano posto ad ampi spazi aperti che d’improvviso accompagnano il passaggio dall’ambiente montano a quello marino anche se il mare all’inizio di questo tracciato non lo si vede che dall’alto. Una spettacolare discesa su una strada bianca immersa in uno scenario prettamente carsico porta in pochi chilometri a raggiungere il mare cristallino, che nulla ha da invidiare a quello di Grecia e Sardegna. Si fa sosta nel paese di Senj per il pranzo in un tipico ristorante di pesce dove i profumi mescolati di brace e spezie impreziosiscono ancor di più l’appuntamento gastronomico, annaffiato da ottimo vino locale. Si imbocca la D23 che sale verso l’interno e dopo aver percorso poco meno di 3500 metri, dopo uno stretto tornante che porta a Senjska Draga, si svolta a destra per Stolac. Attraverso strade forestali e alcuni tratti asfaltati, lungo un mix tra Carso, mare e montagna, si arriva a Karlobag dove ci si può fermare all’hotel Velinac (www.visitcroatia.net/croatia/alberghi/hotelvelinac) , perfetto per chi cerca un’atmosfera famigliare e rilassata. Il quarto e ultimo giorno di tour prevede una tappa di trasferimento lungo la suggestiva strada costiera, nota come “magistrala” (si pronuncia “maghistrala”), un tempo terribilmente trafficata ma ora, per fortuna, molto meno congestionata dal traffico grazie alla recente costruzione di una nuova autostrada. Lungo questo panorama si possono osservare i resti dell’antica via costruita interamente in pietra e che, priva di ponti, seguiva le mille rientranze e sporgenze della costa. Sei chilometri dopo il villaggio di Seline, sulla sinistra, si incontra un bivio sterrato ben segnalato che in pochi metri porta ad un cartello con la scritta “Mine Opasnost” (pericolo mine) che fa capire, purtroppo, di non trovarsi soltanto in un posto di vacanza. Questo territorio è infatti minato, o comunque a rischio di mine, triste ricordo della recente guerra tra Croazia e Serbia degli anni ’90 anche se organizzatori e autorità locali non hanno dubbi sulla sicurezza dei tracciati che si vanno a percorrere, anche quelli sterrati (per maggiori informazioni contattare l’associazione Istrialand). Un tuffo nella storia prima di rimettersi sull’asfalto in direzione di Jasenice. La strada lascia spazio ad una carrareccia bianca che conduce sul costone di un massiccio passando rapidamente da un’altitudine di zero sino a 1000 metri: un percorso a dir poco suggestivo per le 4x4 che si trovano così a ripercorrere un’antica ed importantissima via di comunicazione tra l’entroterra e la costa, per secoli trait d’union tra la pianura ad est del Velebit e il mare. Abbandonato da tempo, questo percorso è ora utilizzato quasi esclusivamente da turisti ed appassionati di fuoristrada in cerca di emozioni…off road. Segnalata sulle carte geografiche, anche quelle a scala elevata, questa storica via di comunicazione viene a volte transitata anche dai camper per cui, nonostante sia poco consigliata, è comunque fattibile. Il viaggio alla scoperta di questa parte di Croazia off road sta per concludersi: si scende lungo le pendici orientali del Velebit e nella città di Sveti Rok si fa ingresso in quell’autostrada che velocemente porta a nord, verso Fiume e poi a Buje, contemporaneamente punto di partenza e di arrivo di questa bella avventura all’insegna di storia e gastronomia locale. L’incontro con la cultura e la tradizione locale, i percorsi off road fra boschi e colline, la bellezza del territorio con il Carso, il Velebit e i parchi naturali non sono che un assaggio dei tanti angoli ancora da scoprire in queste terre dai mille volti.
Si ringraziano Franz, Antonela e il piccolo Olivo di Istrialand per la gentile collaborazione.

APPUNTI DI VIAGGIO

CROAZIA (Repubblica di Croazia)
Forma di Governo: Repubblica Parlamentare
Capitale: Zagabria
Superficie: 56.542 km quadrati
Lingua: Croato
Religione: Cristiano-cattolica 73%, cristiano-ortodossa 5%
Valuta: Kuna croata
Storia: Fino al 1991 la Croazia ha fatto parte della Jugoslavia mentre dal 1102 al 1919 è stata annessa al Regno d’Ungheria. Dal 4 aprile 2009 è entrata a far parte della Nato.
Geografia: Sono tre i territori che formano questo stato europeo. L’Istria, penisola dell’area settentrionale; la regione del litorale con i territori di Fiume e Segna e le isole del Golfo di Quarnero; la Dalmazia, con la sua costa frastagliata che si estende da Zara verso sud e che comprende numerose isole antistanti la costa e città storiche fra cui Ragusa (Dubrovnik) e Spalato. La Croazia possiede ben 1185 isole di cui solo 50 abitate.

ISTRIA
E’ la più grande penisola del mare Adriatico con una superficie di circa 3600 km quadrati. Il nome deriva dall’antico popolo degli Istri o dal latino Hister (cioè Danubio) a indicarla come regione del confine danubiano. La maggior parte dell’Istria appartiene alla Croazia anche se una piccola porzione di territorio - quello che comprende le città costiere di Isola d’Istria (Izola), Portorose (Portoroz), Pirano (Piran) e Capodistria (Koper) – rientra nella Repubblica di Slovenia. Parte della penisola, limitata ai Comuni di Muggia e San Dorlingo della Valle/Dolina, si ritrova in terra italiana.
Istrialand (www.istrialand.eu), così come Tunisialternativa (www.tunisialternativa.it) e Noleggio4x4 fanno parte di Camelus Srl, specializzata in viaggi “etnici” outdoor per fuoristrada/moto, trekking/mountain bike con itinerari in Europa (e in Africa). Franz e Antonela, titolari di Camelus ed esperti conoscitori delle tradizioni di questi territori, organizzano tour per tutti i gusti, rigorosamente nel rispetto della natura: dall’escursione di un giorno a quella di un week end lungo all’insegna della storia e delle bellezze naturali sino al viaggio “su misura” per appassionati di fuoristrada e di gastronomia. Uscite turistiche studiate ad hoc per far esplorare luoghi sconosciuti, gustare la cucina tipica (davvero squisita), visitare cantine e oleifici (si producono ottimi vino ed olio), assaporare il famoso tartufo istriano. Gli itinerari, snodati in parte su strade asfaltate e in parte in off road, sono relativamente semplici e adatti a tutti i mezzi, anche quelli di serie: è comunque possibile percorrere strade più impegnative con tracciati specifici per 4x4 equipaggiati con blocchi e gomme tassellate. I percorsi proposti sono carrarecce bianche, sterrati e sentieri forestali su cui la difficoltà può aumentare in caso di pioggia o in presenza di neve nei mesi invernali. Fra le tante offerte (tutte personalizzabili su richiesta) di Istrialand ci sono Dalmatia Overland Experience (il meglio di Istria e Dalmazia con prossima partenza dal 17 al 21 luglio) e Istria trekking.

Per informazioni su costi e viaggi: info@istrialand.eu oppure +385 98 9976290.
Per permettere anche a chi non possiede un fuoristrada di partecipare a viaggi avventura in Europa e Africa, è stata creata noleggio4x4.com, interessante iniziativa che mette a disposizione alcuni 4x4 allestiti per grandi raid.
Si possono così noleggiare un Land Rover 110 Tdi con 9 posti ed un Mercedes G290D serie 461 militare.

I mezzi sono a disposizione sia per viaggiare con Istrialand che con Tunisialternativa (nel Sahara tunisino) ma anche con altri tour operator e per viaggi individuali: per informazioni tecniche, contratti e costi si può consultare il sito web all’indirizzo www.noleggio4x4.com

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jacoterrano
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Bei Posti veramente !!!!!
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che mondo sarebbe senza il mio DEFENDER

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Noi restiamo con i piedi per Terra..''

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