Bir Romane Destination 10/2014
Inviato: 14 novembre 2014, 12:07
Salve a tutti gli Amici del forum, ogni tanto mi faccio risentire... questa volta per raccontarvi un viaggio particolare, difficile ma come sempre emozionante.
La meta è stata Bir Romane.
Un luogo mistico e avvolto da racconti dei viaggiatori che dicevano di "esserci stati"
Come al solito si parte sabato mattina da Palermo con gli amici di Desert Experience; il gruppo era composto da 1 Nissan Patrol Gr 2.8 Td, 1 Nissan Patrol Gr 3.0 Td, 1 Toyota kzj 95 3.0 Td, 1 Toyota Hzj73 4.2 Td, 1 Toyota Hilux 2.5 Td, 1 Toyota Bj75 4.2 Td.
Solita trafila di dogana sia in imbarco che sbarcati a Tunisi. Cena rapida e partenza in nottata per Hammamet in modo da guadagnare chilometri per il giorno seguente. La mattina sveglia di buon ora, rifornimento e via direzione Douz. Camminiamo spediti in modo da raggiungere la porta del deserto prima dell'imbrunire. Alle 14.30 ci presentiamo nella meravigliosa piazza di Douz; Thè, Narghilè, gasolio e subito in macchina alla volta di El Faouar. Sgonfiamo le gomme, giriamo i mozzi, inseriamo le ridotte ed eccoci finalmente sulla Sabbia... ma è una sabbia pessima quella di Sabrìa, che ci crea non poche difficoltà.
Malgrado ciò percorriamo accompagnati dal tramonto circa 25 km, quanto ci serviva per guadagnare terreno. Ci accampiamo, cuciniamo, quattro chiacchere intorno al fuoco e poi tutti a nanna.
La mattina, come da tradizione della Desert Experience, sveglia all'alba e fatti riscaldare i motori via direzione Bir Romane. Il caldo ci sfianca, la sabbia è orribile, ma intorno alle 16.00 ci presentiamo a 7 km dal confine Algerino. Abbiamo percorso 100 Km. Bir Romane è un pozzo d'acqua situato in una spianata sul confine Algerino-Tunisino, ma proprio il pozzo è in territorio Algerino.
Quindi essendo ormai buio e vista la situazione Isis decidiamo di Allontanarci di una decina di Km per fare campo. Passiamo una fantastica serata attorno al fuoco sotto un cielo meraviglioso. La mattina l'adrenalina era a mille. Alle 8.00 siamo già attorno al famigerato pozzo. Emozionati immortaliamo il momento con moltissime foto. Ma la ragione toglie spazio all'emozione quando ci ricordiamo di essere in Algeria, quindi decidiamo di rimetterci in cammino alla volta di Ain Ouadette. Raggiunto l'obiettivo possiamo dedicarci a qualche passaggio più esagerato. Il pomeriggio a cavallo dei cordoni di Dune è sensazionale.
Ci fermiamo in una spianata per fare campo e naturalmente non si parla di altro che della meta raggiunta
, ci distrae solo un'ottima carbonara.
L'indomani salite esagerate si prospettano all'orizzonte. Le affrontiamo con gran gioia, ma qualche macchina risente della fatica del percorso. Orazio Pappalardo sostituisce un giunto, salda il supporto di un ammortizzatore e ci rimettiamo in cammino. Non vogliamo esagerare anche perchè il grosso del viaggio era stato fatto. Quasi ad Ain Ouadette decidiamo di uscire, ormai è una meta raggiunta da tutto il gruppo diverse volte, e ci rechiamo a Douz per rilassarci. Albergo, doccia, cena, thè e narghilè piacciono a tutti, anche ai più temerari. La mattina seguente, sveglia comoda, colazione, thè in piazza ed improvvisiamo un itinerario. Decidiamo di andare a mare, costa Nord, a mangiare pesce appena pescato. A bordo dei nostri mezzi risaliamo lungo il confine Algerino, abbondantemente presidiato dall'esercito poichè in corso ci sono le elezioni. Si fa tardi e decidiamo di dormire in un uliveto a poche decine di Km dalla costa. Il guardiano ci accoglie con i fucili puntati, ma gli spieghiamo che vogliamo solo dormire. Chiama il proprietario che al contrario è molto gentile ed ospitale. Anche questa è andata...
Passata la rocambolesca nottata, all'alba partiamo direzione Mareeeeee....
Ci si presenta uno spettacolo mai visto... km di spiagge meravigliose ancora selvagge... nessuno, solo sabbia, mare, pinete e l'orizzonte... Arriviamo in un villaggio di pescatori, sbarcano le barchette di legno cariche di Spigole ed Orate, non di allevamento logicamente... Ci accordiamo con uno dei pescatori, Ridah, per una bella grigliata: 3 Spigole a testa + bevande 12 Dinari.
Un pranzo speciale in una location da sogno. Trascorriamo il pomeriggio sulla spiaggia all'ombra della pineta....fantastico. Intorno alla 16.00 partiamo direzione Tunisi.
Il viaggio sta finendo ma come ogni altro è stato super...
A Tunisi facciamo i soliti acquisti e poi andiamo a gustare l'ultimo The e a fumare un ottimo Narghilè.
Un viaggio unico con gente eccezionale...come al solito... By Desert Experience
La meta è stata Bir Romane.
Un luogo mistico e avvolto da racconti dei viaggiatori che dicevano di "esserci stati"
Come al solito si parte sabato mattina da Palermo con gli amici di Desert Experience; il gruppo era composto da 1 Nissan Patrol Gr 2.8 Td, 1 Nissan Patrol Gr 3.0 Td, 1 Toyota kzj 95 3.0 Td, 1 Toyota Hzj73 4.2 Td, 1 Toyota Hilux 2.5 Td, 1 Toyota Bj75 4.2 Td.
Solita trafila di dogana sia in imbarco che sbarcati a Tunisi. Cena rapida e partenza in nottata per Hammamet in modo da guadagnare chilometri per il giorno seguente. La mattina sveglia di buon ora, rifornimento e via direzione Douz. Camminiamo spediti in modo da raggiungere la porta del deserto prima dell'imbrunire. Alle 14.30 ci presentiamo nella meravigliosa piazza di Douz; Thè, Narghilè, gasolio e subito in macchina alla volta di El Faouar. Sgonfiamo le gomme, giriamo i mozzi, inseriamo le ridotte ed eccoci finalmente sulla Sabbia... ma è una sabbia pessima quella di Sabrìa, che ci crea non poche difficoltà.
Malgrado ciò percorriamo accompagnati dal tramonto circa 25 km, quanto ci serviva per guadagnare terreno. Ci accampiamo, cuciniamo, quattro chiacchere intorno al fuoco e poi tutti a nanna.
La mattina, come da tradizione della Desert Experience, sveglia all'alba e fatti riscaldare i motori via direzione Bir Romane. Il caldo ci sfianca, la sabbia è orribile, ma intorno alle 16.00 ci presentiamo a 7 km dal confine Algerino. Abbiamo percorso 100 Km. Bir Romane è un pozzo d'acqua situato in una spianata sul confine Algerino-Tunisino, ma proprio il pozzo è in territorio Algerino.
Quindi essendo ormai buio e vista la situazione Isis decidiamo di Allontanarci di una decina di Km per fare campo. Passiamo una fantastica serata attorno al fuoco sotto un cielo meraviglioso. La mattina l'adrenalina era a mille. Alle 8.00 siamo già attorno al famigerato pozzo. Emozionati immortaliamo il momento con moltissime foto. Ma la ragione toglie spazio all'emozione quando ci ricordiamo di essere in Algeria, quindi decidiamo di rimetterci in cammino alla volta di Ain Ouadette. Raggiunto l'obiettivo possiamo dedicarci a qualche passaggio più esagerato. Il pomeriggio a cavallo dei cordoni di Dune è sensazionale.
Ci fermiamo in una spianata per fare campo e naturalmente non si parla di altro che della meta raggiunta
, ci distrae solo un'ottima carbonara.L'indomani salite esagerate si prospettano all'orizzonte. Le affrontiamo con gran gioia, ma qualche macchina risente della fatica del percorso. Orazio Pappalardo sostituisce un giunto, salda il supporto di un ammortizzatore e ci rimettiamo in cammino. Non vogliamo esagerare anche perchè il grosso del viaggio era stato fatto. Quasi ad Ain Ouadette decidiamo di uscire, ormai è una meta raggiunta da tutto il gruppo diverse volte, e ci rechiamo a Douz per rilassarci. Albergo, doccia, cena, thè e narghilè piacciono a tutti, anche ai più temerari. La mattina seguente, sveglia comoda, colazione, thè in piazza ed improvvisiamo un itinerario. Decidiamo di andare a mare, costa Nord, a mangiare pesce appena pescato. A bordo dei nostri mezzi risaliamo lungo il confine Algerino, abbondantemente presidiato dall'esercito poichè in corso ci sono le elezioni. Si fa tardi e decidiamo di dormire in un uliveto a poche decine di Km dalla costa. Il guardiano ci accoglie con i fucili puntati, ma gli spieghiamo che vogliamo solo dormire. Chiama il proprietario che al contrario è molto gentile ed ospitale. Anche questa è andata...
Passata la rocambolesca nottata, all'alba partiamo direzione Mareeeeee....
Ci si presenta uno spettacolo mai visto... km di spiagge meravigliose ancora selvagge... nessuno, solo sabbia, mare, pinete e l'orizzonte... Arriviamo in un villaggio di pescatori, sbarcano le barchette di legno cariche di Spigole ed Orate, non di allevamento logicamente... Ci accordiamo con uno dei pescatori, Ridah, per una bella grigliata: 3 Spigole a testa + bevande 12 Dinari.
Un pranzo speciale in una location da sogno. Trascorriamo il pomeriggio sulla spiaggia all'ombra della pineta....fantastico. Intorno alla 16.00 partiamo direzione Tunisi.
Il viaggio sta finendo ma come ogni altro è stato super...
A Tunisi facciamo i soliti acquisti e poi andiamo a gustare l'ultimo The e a fumare un ottimo Narghilè.
Un viaggio unico con gente eccezionale...come al solito... By Desert Experience
penso sia una tappa agognata da ogni fuoristradista 
)